Il referendum è andato come tutti sappiamo e possiamo tirare un sospiro di sollievo. Sapendo però che la battaglia non è finita (e mai finirà). Alla faccia di tutti quelli che dicono che destra e sinistra non esistono più, intendendo per destra e sinistra non necessariamente le categorie che ci portiamo dietro dal ‘900, ma quei due insiemi che raggruppano da un lato i privilegiati e dall’altro (la quasi totalità dell’umanità) che privilegi non hanno (o che si illudono di averne una piccola parte, briciole precarie), E questi due insiemi esistono, eccome!. Indipendentemente da come li vogliamo chiamare. Il rapporto 40/60 non è e non può rappresentare il rapporto tra questi due insiemi. La confusione è grande e molti si stanno esercitando nello studio dei flussi del voto. Però è un preoccupante segnale. Ai contrari e ai favorevoli nel merito del referendum si sommano, da entrambi i lati eserciti di frastornati e insicuri, di privilegiati che temono di perdere i loro privilegi e di quelli che i privilegi nemmeno se li sognano. Ed è un problema globale. Le sinistre storiche, intendendo partiti e intellettuali, hanno perso il contatto con le masse e vengono ormai percepite (e nei fatti sempre più spesso autorizzano questa percezione) come parte dell’establishment. Ossia sono parte del problema. Non è un caso che il SI abbia prevalso solo nelle zone più agiate e sia stato votato per paura dell’alta marea della contestazione al sistema, anche da elettori storicamente “di sinistra”.
Segnalo l’articolo scritto da un famoso e ben noto scienziato, Stephen Hawking, dal titolo “This is the most dangerous time for our planet” pubblicato sul sito https://www.unlimited.world/.
L’articolo è stato riportato sulla sezione Economia&Finanza del sito di La Repubblica di oggi, con il titolo
Oggi la diseguaglianza economica rischia di sgretolare la società “
L’anno prossimo, oltre alle questioni di casa nostra, occuperanno la scena elezioni in Francia e in Germania. Le sinistre italiana ed europee dove sono? Si stanno attrezzando per affrontare la sfida? Hanno capito come gira il mondo nel terzo millennio? Ci sono le menti?